La tradizione vuole che l'anatra, tolto cuore e fegato, venga lessata con le sue interiora. Una volta cotta, le interiora vengono usate con cuore e fegato per preparare il sugo che condirà i Bigoi co' l'arna (lessati nel brodo di cottura) a cui viene fatta seguire l'anatra lessa.
Oggi per trovare un'anatra intera, non eviscerata, bisogna conoscere qualche contadino. Per tutti gli altri, si può ricorrere ad un macinato d'anatra con cui preparare il classico ragù.
Il macellaio però ieri aveva finito il macinato, ho quindi optato per un'anatra intera, di cui ho usato i petti, sfilettati e macinati a mano, per condire i Bigoi.
La restante anitra, immaginando che il lesso non sarebbe stato apprezzato per la sua grassezza, l'ho preparata al forno con le patate.
Giusto per smorzare il tono del grasso, e richiamare la stagione, ho scelto di bagnare la carne sia nella marinatura che durante la cottura, con succo di melograno. Anche se leggero, il sapore del melograno ha dato un tocco molto gradevole.
Bigoli con l'anitra
- 4 etti di bigoli freschi
- Petto d'anatra
- Fegatini di pollo (facoltativi)
- 1 carota
- 1 cipolla grossa
- 1 costina di sedano (se gradita)
- 3 grani di ginepro
- 3 foglie di salvia
- olio evo
- 30 gr di burro
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- 3-5 dl di brodo (1 cipollina, 1/2 carota, 2 chiodi di garofano, sale, 1/2 foglia di alloro, 1 ciuffo di prezzemolo)
Con le ossa (ed eventualmente le zampe ed il collo) preparare 1/2 litro di brodo, aggiungendo 1 cipollina in cui infilare 2 chiodi di garofano, sale, 1/2 foglia di alloro, 1 ciuffo di prezzemolo.
Preparare intanto un trito fino con la cipolla, carota, sedano e far appassire con abbondante olio evo e burro.
Aggiungere la carne mescolandola in modo che prenda colore. A questo punto aggiungere i fegatini (se li gradite, ma ve li consiglio), il vino, la salvia ed il ginepro e fare asciugare piano piano.
Bagnare con poco brodo alla volta e continuare la cottura coperta a fuoco moderato.
Versare il restante brodo nell'acqua di cottura della pasta e cuocere i bigoli. Servire con abbondante condimento.
devono essere saporitissimi! Bellissimo piatto
RispondiEliminaciao
sciopina
il mio ragù ocn l'anatra è rosso rosso....ho preso l'altro giorno mezo animaletto e ho deciso che sarà il pranzo del mio compleanno!:DDD
RispondiEliminaDue belle ricette (mi piace la melagranata nell'arrosto), ma io l'anatra me la sogno.... nel senso che non me la procura neanche il macellaio!
RispondiEliminaBravo! E' un piacere vederla almeno sulla tua tavola...
Sabrine
Sai che non ho mai mangiato l'anatra?mamma mia cosa mi sono persa.......
RispondiEliminaArrivi al momento giusto....ho comperato l'anitra per fare il ragù ma non avevo ben idea di come fare! Sei un mito. Grazie. Paola
RispondiEliminaDirei che sono una vera meraviglia sia il ragù che l'accostamento con la melagrana del secondo piatto... ricorda dipinti antichi e opulenti.... bellissimo!!
RispondiEliminaComplimenti per i bigoli e per il blog, entrambi belli e stuzzicanti!
RispondiEliminaA presto!
@sciopina: grazie
RispondiElimina@Genny: la carne dell'anatra è infatti rossa; tanti auguri. Un bacione.
@Sabrine: mi spiace che non la trovi, ma forse puoi trovare ed usare il papero ?! Che poi non ho mai capito bene se per papero s'intenda l'anatra...
Grazie invece per la ricetta dei biscotti al mosto, oggi hanno spopolato.
@Nanny: devi provarla... anche se da noi andare i bigoli con l'anatra non fossero un must, io non saprei vivere senza ;)
@paolaotto: l'uomo giusto al momento giusto ?? noooo, non ci credo :)))))
Mi raccomando, butta tutti i consigli sulle diete, e metti un pochino di grasso, e fallo andare piano piano, giuntando brodo.... Mi vien voglia di rifarlo ;)
@daniela: per la melagrana mi sono ispirato ad un altro piatto della nostra tradizione. Appena sarà il momento giusto (fra poco) lo preparo.
@Rosa di Sera: grazie e ricambio i complimenti per il tuo blog. Voglio riguardarmi bene e con calma le foto (bellissime) della gita a Foligno ed a Norcia.
A presto
questo è un piatto che prepara mia mamma!!! ed è davvero eccezionale!
RispondiElimina@Federica si vede che non siamo lontani, vero ?!
RispondiEliminaVista solo adesso. Grande piatto, mangiato buono solo dalle tue parti, che nostalgia...
RispondiEliminaAnche grande realizzazione, pero'. Complimenti :-)
Da noi in Toscana e' tradizione fare il ragu' con l'oca, anzi con l'ocio, perche' dicono che la carne del maschio sia piu' saporita. Anche qui impossibile trovare l'oca dal macellaio. Si, la si puo' ordinare, ma chissa' da dove viene...
Ancora complimenti!!
@CorradoT: è un piatto proprio di qui. Pensa che due giorni fa ho trovato una fattoria con scritto fuori "qui anatre", non vedo l'ora di passare a chiedere. Il fatto è che dai macellai si trova, ma solo eviscerata, e visto il prezzo a cui si trovano le interiora, ho il sospetto che vengano usato per i paté, magari spacciandole per altri animali.
RispondiEliminaPerò tu parli di oca, ed io allora ripenso a quando nelle Marche ho mangiato il papero... che confusione :)
Per Oca intendiamo l'oca domestica, quella bianca, che in campagna chiamano anche papero.
RispondiEliminaGuarda magari
Per l'oca:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/39/Domestic_Goose.jpg/180px-Domestic_Goose.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Oca_%28zoologia%29
Per l'anatra:
http://it.wikipedia.org/wiki/Germano_reale
http://it.wikipedia.org/wiki/Alzavola
http://it.wikipedia.org/wiki/Canapiglia
@CorradoT: grazie della specifica. Ecco da noi non si trova l'oca, mentre troviamo l'anatra.
RispondiEliminaTi confesso...ho avuto un "moroso" di Schio....mi portava spesso a mangiare i bigoi co'l'arna!!
RispondiEliminaCercavo la ricetta et voilà, il grande Alberto mi ha accontentata!!
Sarò monotona, ma il picolit te lo meriti proprio!!
@Solidea: no no, quale monotonia :)
RispondiEliminaScherzi a parte, eri vicino alla patria dei bigoi co' l'arna (Thiene). Ma tu pensa, bazzicavi Schio... alle volte le coincidenze :)
Alberto
Ciao. Mi piace il tuo blog ed il fatto che metti ricette regionali. Adoro i bigoli co l'arna. Ora abito in Inghilterra. Mio papa' lo scorso febbraio e' venuto a trovarmi e mi ha portato/regalato un bel torchio per farmi i bigoli e i gargati. Cosi i bigoli co' l'arna ora non ci mancano e i bimbi ne vanno pazzi. Adorano sia bigoli che i gargati. E quando ne parlano con entusiasmo ai loro amici (inglesi), figurati la perplessita' su questi piccoli volti. Ora mi dovro' dar da fare a contagiare le amiche con le tue ricette. Dovro' provare la Pu... Grazie. Daniela, Windsor
RispondiEliminaA proposito sono di Thiene. Adesso ho visto la foto del libro sulle ricette vicentine. Ce l'ha anche mio papa' quindi la prossima volta che vado a casa me lo vado a consultare.
RispondiEliminaDaniela W. Davvero piacere di conoscerti Daniela, anche perchè direi così lontani ma così vicini.
RispondiEliminaMi fa piacere sapere che hai portato un po' della nostra cucina fin in Inghilterra.
Immagino le faccine perplesse, ma alle volte anch'io assumo espressioni un pochino... perplesse quando sento di certe ricette inglesi.
Se hai possibilità poi di portarti il libro di Amedeo Sandri (ne ha fatti altri, ma questo è tra i miei preferiti) allora farai proseliti, ne son certo.
Intanto se posso cerco di riproporre altri piatti tipici, ora mi hai dato uno stimolo in più :)
Grazie della visita ed a presto.
Alberto
p.s.: mai pensato ad aprire un blog ? Magari a 4 mani e 2 lingue ? Facci un pensierino.
Alberto ciao. Mi son fatta una risata sul tuo volto perplesso sulle ricette inglesi. Lo sai cosa? Io mi stupisco quando trovo certe ricette inglesi in giro per i blog e per di piu' vengono apprezzate. Nah, scusate tutti, marito compreso, ma certi piatti inglesi... No comment! Vuoi mettere la cucina italiana! Io mangio di tutto ed apprezzo cucine diverse (siamo vicini a Londra e non ci manca nulla) ma sara' che manco dall'Italia da ben 12 anni e quindi apprezzo ancor di piu' qualsiasi ricetta regionale. Ci ho pensato al blog bilingue. L'ho anche creato (ancora bruttino) ma mio marito lavora da casa e in questo periodo e' al computer giorno e notte e quindi non ho neanche un minuto per curarlo/avviarlo un attimo. I pochi minuti che ho me li tengo per assaporare le bellissime ricette che vedo in giro per i blog. A proposito i tuoi dolci sono molto belli. Complimenti. Scappo che il tempo scorre! A presto. Daniela
RispondiEliminaDaniela W. Pensavo esaltassi la cucina italiana per il solito "campanilismo" che in questo ci distingue nel mondo, ma forse dopo 12 anni in Inghilterra... è questione di sopravvivenza.
RispondiEliminaA parte che in questi giorni ho ricevuto un regalo bellissimo ed inaspettato da mio fratello, due libri di Jamie Olivier (che mi sembra sia piuttosto noto in Inghilterra), dove sembra parlare più di cucina italiana che "anglosassone"...
Accidenti, notte e giorno al computer... ho fatto bene a rifiutare il telelavoro !!!!
Grazie ancora per i complimenti, cercherò di postare altre cosine "nostre" quanto prima.
Albertone