giovedì 6 maggio 2010

Trota alla brace in foglie di limone - Trota e limone, parte 2a

Trota alla brace in foglie di limone

Come promesso, ecco il secondo appuntamento dell'abbinata trota e limone.

L'idea per questo piatto, ed anche la scelta del tema conduttore, e nata per caso, domenica scorsa.

Stavo guardando con muta ammirazione le meraviglie che mia suocera riesce a fare con i fiori: far rinascere piante date per spacciate (di solito le nostre), farle riprodurre fino a distribuirne a tutti, o far crescere qualsiasi fiore come si trovasse nella foresta pluviale.

E mentre guardavo quanto era cresciuto il limone che teneva in mezzo al giardino, come faccio d'abitudine, ho sfiorato le foglie giovani dell'alberello.

Le sensazioni che provoca il contatto con queste esili foglioline sono varie e soprattutto contrastanti: lisce ma non viscide, fresche ma non fredde, carnose ma flessuose... insomma tutto ed il contrario di tutto, proprio come si addice ad una foglia che ancora non è proprio foglia, ma aspira a diventarlo.

E mentre mi facevo sedurre da questo contatto così particolare da rischiare di essere ... sensuale, mi sono portato le mani al naso, per coglierne il profumo.
E' stata una rivelazione, perchè non mi aspettavo che il sentore del frutto fosse presente anche sulle foglie, intenso ma circondato dall'aroma vegetale della foglia, quasi fossero legati o forse complici.

Per tutto il viaggio di ritorno ho cercato di ricordare se avessi mai letto che si potessero usare per cucinare le foglie del limone. Appena a casa, neppure a dirlo, ho cercato in internet se ci fosse qualche controindicazione ed ho trovato che non solo si possono usare ma si usano, spesso per cuocere la carne, tipicamente in Grecia.

Però poco s'intonava (nella mia testa ed bocca) quell'aroma così delicato e gentile con l'intensità e la forza della carne.

Molto meglio la trota che mi aspettava in freezer, in attesa dell'idea giusta.
E questa lo era: al sapore delicato del pesce, si mescolava l'aroma del limone.
Ma non il gusto aspro, ribelle qualche volta maliziosamente amaro del succo o della buccia. Semmai un sentore, più di un ricordo ma meno di una presenza.

Insomma un piatto davvero fantastico. Se avete possibilità di procurarvi qualche foglia di limone, ve lo consiglio assolutamente.

Ingredienti
  • un paio di filetti di trota cotta nel sale
  • 10-12 foglie di limone
  • qualche fetta di limone per decorare
Preparazione

Avvolgere i filetti tra le foglie di limone e legare con dello spago da cucina. Cuocere sulla brace o sulla bistecchiera a fuoco moderato. Essendo il pesce già cucina, non serve una lunga cottura. E' sufficiente consentire il trasferimento degli aromi dalle foglie alla trota.
Servire dopo aver rimosso lo spago di tenuta.
Per decorare ho usato delle fette di limone cotte alla griglia.

p.s.: anche se so che sono una tentazione, le foglie non vanno mangiate :)

8 commenti:

  1. Abbinamento vincente! bravissimo Alberto...sarò costretta a cercare foglie di limone...e brava alla suocera per le rinascite floreali...quasi quasi le porto anche le mie piante...ma qui servirebbe un miracolo! un bacione e buon fine settimana

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  2. Fantastico!!
    Certo che si possono usare le foglie di limone, io le utilizzo sempre per avvolgere i gamberoni prima di passarli sulla griglia...profumo memorabile!!
    Ma uso anche le foglie d'arancio, del cedro e degli altri agrumi, insomma tutte le piante del giardino finiscono in pentola!!

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  3. AHHHH, la trota!!! Allora si può cucinare... Grande. Sempre splendide idee le tue.

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  4. @da Sergio: si lo so... avrei dovuto avvisarti prima... ma questa sicuramente non è parente della tua trota (Kevin o Steve che sia), e poi era davvero muta: ho provato ad avvicinare l'orecchio, ma non ho mai sentito pronunciare "assassino... assassino..." :)

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  5. Càpito per caso in questo blog e scopro finalmente una persona che ascolta i propri sensi e ne resto affascinata e sorpresa perchè proprio in questi giorni ho dato il via al mio primo contest che parla proprio di questo. 'Il cammino dei sensi', saper ascoltare le proprie emozioni. Anch'io vivo nello stesso modo la cucina, il mio rapporto con il cibo e lo offro con la stessa felicità ai miei ospiti...
    Magari passa da me e ti sarà più chiaro.
    Inoltre vedo che anche tu come me, intendi l'abbinamneto dei profumi e dei sapori.
    Complimenti
    Ti inserisco tra i blog da seguire
    Buona giornata
    anna

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  6. @anna the nice: passi per caso ma non... per caso: mi pare di capire che ci unisca il blog di Sergio, con la sua rara capacità di trasformare una ricetta in un racconto (o viceversa?).
    Grazie per i complimenti e per l'invito al tuo contest. Mi farà un piacere grandissimo partecipare, anzi già mi piace l'idea, e poi capita al momento giusto.
    In questo periodo stò cercando di andare un pochino più a fondo a questa passione per la cucina, per capire dove nasce, come mai si è ripresentata proprio ora e perchè ne sono così catturato.
    Pensando, leggendo e confrontandomi, stò mettendo a fuoco cose che prima non consideravo o non immaginavo.
    Tornando al contest ed al tuo sito, passo domani con calma a trovarti: stasera ho finito le energie, ed il MicioMao reclama le coccole.
    A presto
    Alberto

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  7. caspita questo dev'essere di un gusto pazzesco, un piatto fenomenale.
    Bravo!

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  8. @fiOrdivanilla: in effetti è davvero particolare, non intenso o stravolgente, ma piuttosto... aromatico, delicato, con un piacevole ricordo (più che persistenza) in bocca.
    Grazie mille.

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