giovedì 10 febbraio 2011
FlatLandia vs SpaceLandia... le differenze nel piatto
Volevo postare qualcosa che parlasse di Differenze, il tema della puntata di Parallelamente in onda oggi alle 19.00 via web su Radio Radicchio, dove sarò ospite delle simpaticissime Eleonora e Giulia.
Un tema che secondo me calza perfettamente con la cucina, o almeno con la mia cucina: adoro infatti giocare su differenze cromatiche, di sapore, d'intensità, di consistenza, di temperatura, di cottura...
Giocare con tutti questi elementi non è solo divertente per chi cucina (ed io mi ci diverto moltissimo) ma rende più piacevole ed emozionante mangiare quello che viene proposto.
L'ho scritto anche nell'ultimo post quanto penso sia importante godere di quel che si mangia, e tutte queste differenze, le presenze/assenze, i contrasti o i crescendo di sapore
Ecco allora che l'atto di pensare diversamente anche una banalissima zuppa di verdura, la trasforma in qualcosa ricco di significato e con un valore diverso. Offrirla diventa occasione per parlare di cosa ci ha spinto a presentarla così, arricchendo quell'aspetto conviviale che tanto sa caratterizzare la dieta mediterranea.
Questa volta non ho pensato alla una ricetta partendo da quello che ho in frigo, o da un alimento che mi ispira o che ho trovo in qualche negozio, o da un profumo, da un aroma, da un gusto... ma da un ricordo, quello di un libro che mi è piaciuto tantissimo.
Non mi torna a mente perchè, pedalando verso l'ufficio, i pensieri siano volati a questo libro, ma sta di fatto che il racconto ed i personaggi non mi hanno dato tregua per tutta la giornata: dovevo raccontarli... nel piatto ;)
Il libro in questione è Flatlandia, scritto nel 1884 da Edwin A.Abbott. Un racconto fantastico, bellissimo, che partendo dalla descrizione di un mondo impossibile, assurdo, a 2 dimensioni, popolato da esseri piani (triangoli, quadrati, pentagoni, ...), arriva a mostrarci la nostra incapacità ad accettare un punto di vista differente dal nostro.
Nel libro, il personaggio narrante, un Quadrato, dopo aver inutilmente cercato di spiegare agli abitanti di LineLandia (un mondo lineare ad 1 sola dimensione) l'esistenza della Seconda Dimensione, scopre che c'è un mondo completamente diverso dal suo, il mondo di SpaceLandia, un mondo con una Terza dimensione.
Nel libro il protagonista cercherà inutilmente di far conoscere l'esistenza di mondi superiori ai suoi concittadini, e non avrà più fortuna cercando di far immaginare la visione di un mondo a 4 o 5 dimensioni alla Sfera.
Alla fine verrà preso per pazzo, eretico perfino ed imprigionato a vita. Un destino d'incomprensione che toccò anche ad Abbott.
Sarà solo con l'enuciazione della teoria della relatività che si parlerà di dimensioni superiori alla terza e che il libro di Abbott verrà riscoperto.
Nessuna ricetta, come dicevo. Infatti per questo piatto mi sono limitato a trasformare la classica zuppa di verdure in un piatto dove tutte le verdure sono tagliate a fettine o rondelle o filetti, proprio come i personaggi di FlatLandia.
Ed a spezzare, ad irrompere in questo mondo piatto, e bidimensionale, l'uovo in camicia, la Sfera.
Beh non è proprio una sfera, ma era il mio primo tentativo di uovo in camicia; mi son sentito tanto Julie Powell quando cercava di fare il suo in Julie & Julia: mi scappava da tutte le parti e non voleva saperne di chiudersi su se stesso.
Alla fine assomigliava più ad un fiore che ad una sfera, complice anche l'intenso colore donato dallo zafferano che ho pensato di sciogliere nell'acqua di cottura.
Ma la differenza tra i due mondi si nota lo stesso, o no ?!?! ;)
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Carinissimo l'uovo, ci voglio provare anch'io a farlo!
RispondiEliminala sfera sarebbe stata meglio di questo?
RispondiEliminanon penso, questo uovo in camicia reale e commestibile, regala una verticalità a un piatto che nella sua "imperfezione" resta unico e per niente banale;
bravissimo, veramente una bella prova di cucina e di prosa, a presto
Molto singolare! Mi stupisci ogni giorno!
RispondiEliminaCiao....Bobina
Per la Peppa e la Peppina, altro che "poesia tra360°tutto campo che stavolta parte da un "sentire" letterario e approda al mangereccio. Dirti che sei un genio ti basta?
RispondiEliminaBuona serata ^_^
wow e davvero carinissima questa preparazione...mi piace il modo dell'uovo bravissimo....
RispondiEliminaun abbraccio da lia
@zucchero d'uva: anch'io voglio riprovare a farlo, chissà se la prossima volta verrà così o con altra forma ancora :)
RispondiEliminaLo zafferano comunque lo consiglio, smorza l'odore non sempre gradito del tuorlo cotto o semicotto.
@matteo grazie matteo, mi fa davvero piacere aver trasmesso comunque il senso della composizione, pur, anzi, grazie alla nella sua "imperfezione".
A presto
@Bobina grazie Bobina, ti auguro una buonissima giornata.
@Letiziando beh dai... l'unico genio in questo post è Einstein, io sono solo un pasticcione, però quanto mi diverto a pasticciare ;)
L'approccio letterario, è divertente, come partire da sensazioni o emozioni ed arrivare ad un piatto.
Del resto la cucina può facilmente ricollegarsi a questi punti di partenza, essendo secondo me un mezzo incredibilmente potente per scatenare tutti ma proprio tutti i sensi e di nuovo attraverso questi sensazioni, emozioni, ricordi...
Direi che chi cucina ha un'opportunità incredibile sulle persone che mangeranno con lei; non per niente, gli ometti che lo capiscono per tempo sfruttano questa opportunità, eccome se la sfruttano ;)
Un abbraccio
@ஃPROVARE PER GUSTAREஃ di ஜиαтαℓια e ριиαஓ: grazie lia, un abbraccio grandissimo anche a te.
Complimenti, davvero, per l'idea e per la realizzazione. Quell'uovo NON sferico ha fascino.
RispondiEliminaSei un artista, un vero artista....e quell'uovo in camicia è bellissimo sembra veramente un bel fiore giallo che sta per sbocciare. Bellissimo!!
RispondiEliminaCome bellissimo deve essere quel libro...mannaggia a me che no lo conoscevo...fortuna che ci hai dato la dritta...voglio assolutamente leggerlo, da come lo descrivi sembra proprio il tipo di libro che piace a me.
Poi ti farò sapere cosa ne penso ^_^
Wow! Copio i commenti, sei un artista!
RispondiEliminaCristina
Una proposta ardita e culturale, ci voelva tra i blogger a me piace e la differenza si nota ma mi piace molto l'approccio al piatto e all'elaborazione della ricetta
RispondiEliminaPer chi volesse maggiori informazioni su flatlandia:
RispondiEliminahttp://www.recensioni-libri.com/flatlandia-libro-abbott/