Erano almeno vent'anni che volevo preparare questo piatto, tanti quanti sono passati dall'acquisto del mio primo libro che, già allora amante delle tradizioni, guarda caso è proprio quel "La Cucina Vicentina".
Adoro questo libro, che come potete vedere dalle squalciture è mal ridotto ma inseparabile, dove il mitico Amedeo Sandri racconta, in un misto fra ricordi e storia, quello che era la cucina di un tempo: non solo il cucinare, ma proprio la cucina di casa, con le sue storie, i suoi profumi.
Adoro questo libro, anzi adoro tutti i libri dove la cucina è viva, protagonista, e fin'ora ne ho trovati davvero pochi.
Ma veniamo alla Mosa: come dicevo avrei sempre voluto farla, ma non so perchè non l'ho mai provata, e non so proprio perchè, visto che è semplicissima ma buonissima.
La mosa è una zuppa ormai completamente andata in disuso, ma una volta era molto usata. Quando durante l'inverno il latte prodotto era troppo poco per fare il formaggio, lo si usava in questa zuppa con la zucca, che tutto l'inverno era messa in granaro (granaio) a mantenersi e maturarsi.
Quello che si otteneva era un piatto completo e molto nutriente che ben si accompagnava con una spolverata di zucchero o del formaggio (grattato o a pezzetti) o dei crostini. Sempre comunque affiancato da una brocca di latte freddo che poteva essere aggiunto per raffreddarla ed arricchirla.
Ingredienti
- 800 gr di zucca dolce pulita
- 1 litro di latte
- 60 gr di burro
Mondate la zucca e ripulitela dai semi (che potete sempre mettere da parte e tostare in forno...), tagliatela quindi a pezzettoni e mettetela a cuocere in abbondante acqua salata per 20 minuti o fino a quando non sia tenera.
Nel frattempo scaldate (fino al bollore) il latte e fondete, in una capace casseruola, il burro.
Appena pronta, scolate la zucca, passatela allo schiaccia patate direttamente nella casseruola con il burro. Fate passare per qualche minuto la zucca nel burro, mescolando continuamente.
A questo punto aggiungete a filo il latte, e quando lo avete aggiunto tutto riportate al bollore. Assaggiate e salate q.b.
Versate nei piatti ed aspettate, prima di servirla, che faccia la pelesina (la pellicina). Accompagnatela in tavola con zucchero, latte freddo, formaggio grattuggiato e/o a pezzettini, crostini.
Varianti
Conviene farne sempre in abbondanza (la dose che dato può bastare per 6 persone) perchè il giorno dopo può essere servita in altro modo:
- potete aggiungere, dopo il latte, farina gialla in quantità a piacere in modo da ottenere una crema più densa o addirittura una polentina
- se la crema è abbastanza liquida (o al limite aggiungendo altro latte), potete cuocervi il riso e farla diventare una minestra.
buooona!la preparo sempre..non sapevo fosse vebeta si che si chiamasse così ma so che è buona!
RispondiEliminabuona!!! Io l'ho mangiata simile ma solo "salata", tu invece parli poi di zucchero....Deve essere buona bisogna che rimedi una zuccca!! :D
RispondiEliminaNon ne ho mai sentito parlare, la zucca la preparo in tanti modi, mi piace questa ricetta. Io mi sento molto legata a Vicenza, le mie radici vengono da lì e vedere quel tuo libro mi incuriosce; mi piacerebbe sfogliarlo, ma lo farai tu con le prossime tue ricette, vero? Ce lo farai "sfogliare"?
RispondiElimina@Genny buona buona :P
RispondiElimina@L'oca bonga in cucina: il sale c'è, ma se la zucca non è dolcissima (il piatto sarebbe adatto a gennaio febbraio, quando la zucca è maturata molto) o se il piatto è per i bimbi, un po' di zucchero ci vuole.
@Susy: farò il possibile per farti "sfogliare" questo bellissimo libro, ma fossi in te proverei a cercarlo, soprattutto se le "radici" chiamano ;)
Che bello questo post!!adoro i libri!
RispondiEliminatenere in mano un libro di molti anni fa è sempre un emozione per me e sei riuscito a trasmettermela!grazie
la ricetta è deliziosa!
ciao albertone sono felice che ogni tanto ci sia anche un blog culinario maschile e vedo che ci sono delle meravigliose preparazioni,complimenti.
RispondiEliminabaci imma
ciao!! molto bella questa ricetta, segnata da provare quanto prima! complimenti!
RispondiEliminaUh che bella sta zuppetta, non ne avevo mai sentito parlare. E' super veloce e hai ragione tu è proprio completa, la proverò sicuramente.
RispondiEliminaAh non ti ho scritto, ma mi hanno incuriosito moltissimo anche i tuoi gnocchi con la fioretta...
@Chiara: grazie mille, io pure adoro i vecchi libri, se poi son di cucina.... ho ancora il vecchio Artusi di mia mamma
RispondiElimina@dolci a ...gogo!!! Grazie Imma e ricambio i complimenti: penso che sia bellissimo anche il tuo blog ma..... non riesco a scollarmi dalle meravigliose torte che hai nell'intestazione :))))))
@Federica: fammi sapere se piace, a casa tutti l'hanno snobbata finchè non l'hanno assaggiata.
@Sabri: veloce (massimo 30-40 minuti compresa la pulizia zucca e preparazione crostini), facile e davvero buona.
p.s.: dimenticavo che per i crostini ho seguito i consigli di CorradoT per la muddrica atturrata, facendoli prima tostare a secco, e poi aggiungendo alla fine poco olio, che viene assorbito senza appensatire i crostini.
...quanto amo queste cose che sanno di casa...la devo provare assolutamente! Grazie. Paola
RispondiEliminaCiao!Che bella sorpresa il tuo blog!
RispondiEliminaComplimenti.
Un sorriso,
D.
@paolaotto: anch'io adoro tantissimo i piatti che ti fanno sentire... a casa (non so come meglio dirlo). Tipo risi e latte, quando mia mamma mi racconta come era una gioia una bella scodella di risi e latte, specie se c'era un po' di zucchero da metterci sopra, mi si scioglie il cuore.
RispondiElimina@Diletta: grazie mille.
Molto interessante questa mosa. Io faccio una cosa molto simile, che è una vellutata di zucca, ma ci metto ualche altra verdura. Poi mi incuriosisce il tuo servirla anche con lo zucchero... incredibile quante varianti esistono di uno stesso piatto! Comunque questa liaison tra zuccofili avrà un seguito: proprio oggi ho iniziato a cucinare la prima zucca della stagione e a breve posterò. Aspettiamo altre tue ricette a tema 8o magari qualcos'altro tirato fuori dal tuo meraviglioso libretto vintage! A presto
RispondiEliminaSono ancora io... :D alla fine quindi avremo una zuppa dolce....o salata..a piacere dei commensali....
RispondiEliminaMi piace!! Grazie a presto Arianna
Molto bella, hai pubblicato una cosa che non conoscevo. Non l'ho mai trovata nei ristoranti, peccato. Ma la faro' quanto prima!!
RispondiEliminaPS - grazie della citazione, mi ha fatto piacere anche se ho solo riportato una ricetta di altri.
I piatti della tradizione, semplici, ma nutrienti sono i migliori, peccato che ce ne stiamo dimenticando dando spazio, a volte ad una cucina tanto bella quanto effimera!
RispondiEliminaNon conoscevo questo piatto, ma sicuramente lo rifarò, credo che sarà apprezzato anche dal mio bimbo!
@Sabrine viva viva la zucca: chiede osì poco ma da così tanto. non vedo l'ora di vedere postate le tue ricette
RispondiElimina@L'oca è proprio un piatto adattabile: io prima di completarlo ho chiesto se preferivano del riso, o una crema più densa (farina gialla) e quindi in tavola ho messo le ciotoline con sale, zucchero, crostini e ovviamente latte freddo.
@CorradoT e @Milla infatti è un piatto davvero dimenticato, nemmeno qui da noi è facile trovarlo.
@Corrado mi pare che molte delle cose che scriviamo sono riportate o tramandate o lette altrove, ma il bello dei blogs è proprio nello scambio; ecco perchè non mi perdo nessuno dei tuoi post, dove ci sono sempre bellissimi consigli :)
in cucina, ho una zucca in crisi di identità perché, viste le misure, crede di essere la carrozza di cenerentola: ora vado a trasformarla in mosa, e non se ne parla più. Grande post, è sempre un arricchimento passare di qui
RispondiEliminaBuon fine settimana
ale
Sai che fino a 2 secondi fa non ne avevo mai sentito parlare? Io adoro la zucca, e penso proprio che mi piacerebbe :) Buon domenica:)
RispondiEliminaBei ricordi Alberto, ho imparato a mangiarla in Carnia-Friuli a casa di mia suocera, lei la faceva con la farina gialla.
RispondiEliminaMandi
@alessandra: una zucca carrozza.... da noi non durerebbe molto ;)
RispondiElimina@sweetcook: da provare allora, facile, veloce, dolce, calda, sostanziosa... c'è tutto in così poco.
@Rosetta: sei la prima che mi dice di averla già mangiata... Mandi
Ciao Alberto, è da pochi giorni che sono capitata nel tuo blog. Bellissime ricette che per me hanno doppio valore; sia perché vivo lontano, sia per i tanti ricordi d'infanzia...quando la nonna preparava nel paiolo, messo sopra la stufa a legna, la mosa! Oppure il riso col latte...
RispondiEliminaGrazie, grazie e tantissimi complimenti
Ornella
Grazie Ornella, mi fa davvero piacere poter creare questo ponte attraverso i ricordi ed i sapori addirittura fino alla Grecia.
RispondiEliminaUn abbraccio grandissimo da Vicenza. A presto.
Alberto