Quando la settimana scorsa ho visto dei bellissimi e freschissimi calamari nel banchetto al mercato, ogni tentativo di resistere è stato inutile. Avrei voluto fotografarli, ma ricordando la (sciocca) diaspora avviata da un anonimo visitatore sul blog di Alex (l'ex Cuoche dell'Altro Mondo) per una bellissima foto scattata ad un polipo pescato mi sono trattenuto.

Confesso che ultimamente mi diverto troppo ad immaginare a come presentare un piatto, arrivando anche a disegnarlo in testa o, senza nessuna pretesa giottesca, sulla carta.
Mi sono così immaginato questi lunghi, lunghissimi tentacoli che questa creatura, emersa dagli abissi, lanciava verso inermi barchette o spiaggianti.
Ma volevo tentacoli davvero lunghi, quindi ho pensato di sostituire quelli propri del calamaro con degli spaghetti, che volevo rossi come il calamaro.
Da qui l'abbinata della paprica che mi sembrava si sposasse bene con il sapore dolce ma intenso del calamaro, che non ho voluto assolutamente alterare (vista la freschezza del pesce) e quindi ho cotto in assoluta semplicità nel vino bianco.
Mi spiace solo aver preparato questo piatto dopo aver studiato quello del Risotto viola, perchè mi sarebbe piaciuto vedere l'effetto del rosso sul colore quasi marino offerto dal fondo del risotto, ed anche come si sarebbe sposato il risotto con il pesce.
A dire il vero, forse avrebbero stonato un pochino gli amidi della pasta e del riso assieme...
Ho provato con un fotomontaggio, ma non rende l'idea; pazienza, sarà per la prossima volta.
Ingredienti
Per 2 persone
- 4 calamari non troppo grandi
- 1-2 bicchieri di vino bianco
- 100 gr di spaghetti o vermicellini
- 1 cucchiaio di paprica dolce
- 1 peperoncino
- 1 spicchio d'aglio
- prezzemolo (coriandolo ?!?!)
- olio evo
- buccia di limone, cedro o di arancia (facoltativa)
- sale
Mentre l'acqua per la pasta bolle, iniziate la cottura dei calamari. Una volta puliti, eviscerati, privati della cartilagine centrale e del becco, mettete il solo corpo, senza testa e tentacoli, ad insaporirsi in una casseruola poco olio evo a fuoco dolce.
Quando iniziano a colorire, iniziate aggiungendo il vino e coprendo. Aggiungete circa 1/3 di bicchiere alla volta, e mano a mano che evapora aggiungetene dell'altro.
La cottura dovrebbe richiedere 25-30 minuti, e saprete di averla ultimata quando i calamari risulteranno teneri.
Intanto lessate gli spaghetti o vermicelli tenendoli al dente. In una padella versate un filo d'olio, l'aglio affettato ed il peperoncino sminuzzato (su questi ingredienti regolatevi a piacere).
Se lo gradite potete aggiungere anche i tentacoli e le teste finemente sminuzzati e farli colorire per qualche minuto.
Aggiungete gli spaghetti e saltateli in modo che si insaporiscano bene. Aggiungete quindi 1/2 bicchiere di acqua calda e la paprica, facendo saltare tutto fino a completo assorbimento.
Passate a comporre il piatto prendendo gli spaghetti a ciuffi, non dall'estremità ma dalla metà circa della pasta, ed infilandoli nelle sacche dei calamari.
tagliando leggermente l'imboccatura della sacca dei calamari.
Se imboccature delle sacche fossero troppo piccole per le vostre dita (come nel mio caso) potete leggermente allargarle praticando una piccola incisione sull'apertura.
Impiattate bagnando i calamari con un po' di vino bianco che avrete versato nella casseruola dove sono stati cotti, perchè prenda colore e gusto, e cospargendoli con poche bucce di limone o cedro o arancia grattuggiate.
Sugli spaghetti, invece, distribuite poche erbe aromatiche fresche (facoltative).
Il gioco nell'impiattare consiste nel disporre i calamari in modo che gli spaghetti sembrino dei lunghi tentacoli; potreste anche fare in modo che si avvinghino su qualcosa di poco chiaro, come in guscio rovesciato di una barca (patata,...) o uno scoglio (foglia di cavolo cappuccio rosso, ...), un altro pesce o quanto possa suggerirvi la fantasia.