Ritocco si, ritocco no....

In questi giorni, lontano da casa, niente di quello che preparo mi sembra postabile.

Davvero! Non è come cucinare a casa: intendiamoci, preparo pranzi e cene, come a casa, ma non ho le cosine che mi servono per dare quel tocco.... tutto mio ai piatti. Se anche volessi, non so nemmeno dove cercare quello che mi serve.

Giusto per non far languire il blog, ho pensato allora di affrontare una serie di post che avevo in mente da tempo, sul fotoritocco.

Non è un corso, non sono certo all'altezza di insegnare niente a nessuno nell'arte della fotografia.
Si tratta piuttosto di una serie di appunti su come mi son barcamenato, dall'apertura del blog, per superare i limiti tecnici della mia piccola digitale compatta (tanti, anzi tantissimi).

Lo so che si può fare molto, anche senza ricorrere al fotoritocco, ma questo richiede un investimento in attrezzature che non tutti possono permettersi, io per primo.

Saltando quindi a piè pari tutti gli ottimi consigli che qualunque esperto fotografo (io non lo sono affatto) potrebbe darvi sullo scatto, mi limito a darvi due sole banali dritte:

• non usate mai il flash,
• procuratevi un cavalletto, anche economico, tanto la compatta pesa davvero poco e non ha bisogno di supporti mastodontici o supertecnici.

Detto questo, cercherò di spiegarvi, in questa prima serie di post, come ho ridato il reale aspetto alle mie costatine di agnello, ovvero:

da così (dimensioni 3968x2976 pixel)

a così (500x392 pixel)

Ecco gli argomenti di oggi:

• La scelta del programma
• Il ritaglio dell'immagine
• Regolare luminosità / contrasto

Invece nei prossimi post troverete il resto della prima lezione, pardon, primo racconto ;)

• Aumentare la definizione
• Bilanciamento del colore
• Preparare per il web: scalare l'immagine

Se vi saranno piaciuti, ho altre cosine nel cassetto.

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La scelta del programma

“Son contrario alla pirateria!!!”, e poi la rete offre, agli appassionati se non ai professionisti, strumenti validissimi per il fotoritocco, il disegno e la grafica.

Io utilizzo Gimp, un ottimo programma, completamente gratuito, disponibile per diverse piattaforme (Windows, Linux, Mac Os), in grado di soddisfare tutte le esigenze, anche le più sofisticate, di un food blogger, senza costringerlo a commettere un reato procurandosi la copia “piratata” dell'ultima versione di programmi blasonati ma proprietari.

Potete liberamente scaricarlo dal sito italiano. Per installare la versione in italiano, prima scaricate ed installate la versione in inglese, quindi scaricate ed installate il pacchetto Gimp Help 2, per la lingua italiana: questo aggiornerà l'installazione da inglese ad aggiungerà la guida in italiano, un'ottima guida.

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Il ritaglio dell'immagine

La prima cosa da fare, è ritagliare l'immagine, ovvero scegliere dallo scatto l'inquadratura che si vuole ottenere.
Nella finestra degli strumenti si dovrà selezionare il taglierino:

Strumento taglierino

e nell'immagine andrà selezionata la zona da ritagliare. Dopo una prima impostazione, si potranno effettuare aggiornamenti successivi trascinando i bordi o gli spigoli della zona evidenziata.

Inquadratura per il ritaglio

Una volta selezionata correttamente la zona interessata, basta cliccarvi al centro per effettuare il ritaglio.
Ecco il risultato.

Immagine ritagliata ( 1894x1482 pixel)

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Regolare luminosità / contrasto

Come si vede l'immagine è decisamente scura, o meglio: le parti in luce, come il piatto, potrebbero andare bene. Quello che non va bene sono le parti più scure, ovvero proprio le mie bracioline :(

Per regolare l'illuminazione dell'intera immagine, gli strumenti più adatti si trovano sotto il menù Colore, e sono: Luminosità/Contrasto, Livelli, Curve.

Per ora vi mostrerò quest'ultimo, in assoluto il più versatile, anche se forse non il più immediato.
Potete immaginarlo come un filtro in grado di cambiare l'intensità luminosa (e/o delle 3 componenti di colore, rosso, verde e blu) delle varie zone di luce, rendendole più o meno chiare, ma anche utile ad eliminare certe zone di luce o ombra dall'immagine, oppure aumentare o diminuire il contrasto (la rapidità di passaggio da zone scure a zone chiare).

Con un po' di pratica diventerete dei maghi delle luci :)
Vediamo come si presentano le curve per l'illuminazione di questa immagine:

Istogramma della distribuzione colore/luce

Il grafico mostra quanto le diverse intensità di luce (asse orizzontale) siano presenti nell'immagine.
Il grafico viene letto con le zone scure a sinistra e quelle chiare a destra.

In pratica l'onda grigia è tanto più alta quanti più pixel (punti) dell'immagine hanno una determinata luminosità.
Nel nostro caso, come vedete, c'è una notevole concentrazione nella parte sinistra e centrale, a significare che vi sono più zone in ombra che in luce.

La linea diagonale, dall'angolo in basso a sinistra a quello in alto a destra, rappresenta come il filtro stà lavorando: in questo momento riporta in uscita (asse verticale) gli stessi valori di ingresso (asse orizzontale), senza modificarne il valore.

Per schiarire le zone scure e bilanciare l'immagine, basta alzare la linea in corrispondenza della zona a sinistra, aumentando di fatto la luminosità delle zone più scure, come si vede qui di seguito:

Modifica alle curve di colore/luce

In pratica basta cliccare in un punto della linea per aggiungere un nodo (quel punto che si vede sulla linea), e quindi trascinarlo in alto per creare trasformare la linea in una curva.
Tra l'altro (ma lo vedremo in un altro esempio) l'aumento della pendenza della curva del filtro, comporta un aumento del contrasto.

Ecco l'effetto sull'immagine:

Immagine dopo la variazione di luminosità

Notevole la differenza. Ma siamo ancora lontani dal reale aspetto delle mie costatine: queste sono pallide e smunte, vedremo nel prossimo post come renderle più realistiche.